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La firma del destino

(“Re Verde Pub” version)

Cammino lungo la via del mio destino

Io con i miei pensieri per la mente

Stralci di ricordi che come un tamburo

lascio chiusi in un cassetto per rincorrere il futuro.

Poi per caso entro in quel locale

bevo come una spugna quasi fino a sentirmi male

“Che fatica che si fa per dimenticare ciò che non va giù!”

lo dicevo fino a ieri quando sei arrivato tu…

Da quella firma su di un cappellino

era già stato scritto Tutto, sai?

già prima di quella sera quando per la prima volta t’incontrai

Eri inchiodato allo schermo di quella macchinetta che

Un tiro… no… non lo pagava mai

Ed ora perché mi dici “amici veri noi non lo saremo mai!”

Ciò che è scritto è scritto e non lo cambia nessuno

Io cercavo qualcuno che riempisse quel vuoto

Che ora hai riempito… tu!!!!!!!

Quella sera barcollavo non di ebbrezza ma ubriaco di tristezza

Non sapevo dove andare né con chi parlare.

Ero immobile e non sapevo più che fare!

Ecco che al bancone di quel bar

nuovi amici e nuova gente per scherzare

Un “ciao!” una birra tre parole scambiate in armonia

Quella sera ho cancellato il grigiore dalla mente mia!

E poi piano piano “Amico di tutti e di nessuno”

lasciai il passato alle spalle in un tutt’uno

un passato in bianco e nero per qualcosa di più sincero

“Che fatica che si fa per dimenticare ciò che non va giù!”

lo dicevo fino a ieri oggi non lo dico più…

Da quella firma su di un cappellino

era già stato scritto Tutto, sai?

Già prima di quella sera quando mi ubriacai

Per chiederti aiuto per risolvere i miei guai!

Ma chi l’avrebbe mai detto

che era tutto già scritto?

ora è tutto perfetto lo sai?

Rinchiudendo a chiave il passato

Ora sono cambiato!

Una cosa ti dico:

“Ti ritengo un buon amico…

anche se non è così per te!

“Fuori piove e il tuo pensiero è in Irlanda o forse chissa dove!

Ma per l’amor di Dio: non chiuderti troppo in te steso amico mio

perché con te ci sono ancora io e su di me potrai sempre contare

ed io non ti potrò… mai… dimenticare!

…Dai: fai un sorriso!

…Continuiamo a giocare?”

 

 

Il mio commento personale sul brano:

Questo brano autobiografico è un mix di pensieri, sensazioni, emozioni, parole, persone e situazione che mi hanno visto come protagonista in questi ultimi meis: persone sedute ad un tavolo, persone che pernsano alla morosa lontana e si chiudono in se stesse, io che mi ubriaco in un bar e poi trovo in queste persone una nuova felicità, un nuovo equilibrio anche se, da parte loro, c'è un pò di scetticismo iniziale nel definire questa nuova situazione col nome di "AMICIZIA"!

Voglio dedicare queto brano a tutte quelle persone che mi sono state vicine in questo ultimo periodo, in particolare a: Stefano Arezzo, Matteo Spreafico, Alessio Famlonga, Rodolfo Anzani e Stefano Famlonga (Zufra)